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giovedì 9 gennaio 2014

Rockville 2014

Mi sono trovata per caso nel mondo del cx singlespeed un mesetto fa al Parco Lambro…… Ovviamente mi era piaciuto subito, e quando ho sentito di una gara chiamata Rockville sapevo di non poter mancare. Manca però il componente importante…la bici ! Ringrazio Tartix di Torino che in tempo record mi hanno preparato una bici perfetta per l’occasione con tanto di catena rosa, è con la corona 32 denti del Borga sono pronta.
In cinque partiamo da Milano destinazione Cremona. Giornata finalmente soleggiata, ma dopo giorni di pioggia il fango era garantito…..Giù le bici dalla macchina, iscrizione e via a provare il percorso. Già da subito fango, e che fango  ! Ci sarà da ridere oggi con la mia scarsa tecnica di guida sui percorsi fangosi. La bici va da una parte e io dall’altra, solita storia ahah! Percorso vario, tutto da guidare, con una salita lunga e una corta e ripida con discesa in contropendenza subito dopo, tutto rigorosamente coperto da fango…. Piccolo guado da superare, alberi in curva da evitare, fotografi su ogni parte del percorso pronti ad immortalare l’eroica partecipazione a questa Rockville 2014 !!
Partenza unica (siamo in 130) stile “mandria da bufali in fuga" per attraversare un prato, anzi una palude per entrare nel percorso. Che cinema ! Ciclisti e bici sparivano nell’acqua e il fango…si salva chi può ! Parto non male, mi si chiude la vena e via a tutta. Pensavo che il 32 era troppo agile, invece era il rapporto perfetto. E’ la prima volta che uso questa bici, è molto diversa da quella che usavo di solito, telaio più corto ma mi trovo subito bene.
Foto Claudio Angelino
Poi il bello del singlespeed e che non penso più a cambiare marcia o pasticciare con il cambio ! Mi piace sempre di più questo mondo “no gears”….. Tornando alla gara. Elena ormai con la sua grazia sul fango prende subito il vantaggio e mi trovo poco dietro alla seconda ragazza. Ogni tanto vengo risucchiata dal fango e devo scendere dalla bici e spingere. Il fango inizia ad accumularsi sulle ruote, intorno ai freni, al cambio e dentro le mie scarpe ma tutto sommato vado avanti per qualche giro ancora. Poi disastro…… Sotto l’immensa pressione del fango (o forse la troppa potenza delle mie gambe ahahah…) SI ROMPE IL TENDICATENA!! Noooooooo. Non è un telaio per singlespeed e per adattarlo ad essere uno, serve un tendicatena. Mannaggia sono a piedi. Tolgo il peso superfluo, cioè il fango e carico la bici in spalla e via di corsa.
Foto Stefano Gualandri
Quando passo l’arrivo mi fermo, ci sono tanti altri ritirati per qualche problema alla bici, ma poi ci ripenso….. nooooo, boia a chi molla!!! Voglio finire la gara e riparto. Manca poco alla fine  e un altro giro ci sta. Che fatica disumana, le gambe bruciano, i piedi fanno male per la corsa con le scarpe rigide, ma non mi perdo d’anima e finalmente entro nello spirale fettucciata nel prato per fare gli ultimi metri di sofferenza per concludere la gara sfinita ma contenta ! Un po’ di rammarico c’era per non essere riuscita a finire la gara in sella,ma si sa che nel ciclocross può capitare.
Dopo la fatica si mangia, si beve, si spara cazzate e le risate sono ordine del giorno.
Bella manifestazione all’insegna dello sport, amicizia, sportellate, i fanghi, risate..... Complimenti agli organizzatori mi sono divertita da pazza !!

ROCKVILLE ROCKS !!!

Foto Guido Campana



                                  Cyclocross singlespeed is not a sport but a way of life 

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