.

.

sabato 18 marzo 2017

Lambro Crit BIB

Mercoledì sera è partita la stagione delle corse notturne a Milano, il Lambrocrit organizzato dal boss Giorgio Vianini non poteva non essere che un successo.

10 donne al via con arrivi dalla francia e USA, un record per il Lambro in rosa.. Partenza diversa del solito. 4 anni fa si partiva a tutta, andavi a tutta e finivi a tutta.... Invece questa volta partenza lenta, ci guardavamo tra di noi. Primo giro tranquillo con qualche piccolo tentativo di allungo. Il ritmo nei primi giri non era alto. Ogni tanto qualcuno partiva a bomba portando dietro quelle forti. Qui non riuscivo a rimanere a ruota purtroppo ma non importava perchè dopo pochi metri rallentavano e rientravamo. Si andava avanti così. Piccoli tentatvi di fuga ma nessuno aveva la gamba o il corraggio di andare via veramente. Io ogni volta rimanevo indietro, niente da fare, non ho gamba !

Al penutlimo giro il gruppo degli uomini ci ha raggiunto. C'è stato un attimo di confusione. C'è chi si è approffitato subito di una ruota veloce, chi esitava e chi rimaneva in attesa che ci superavano. Ormai la corsa era compromessa, peccato perchè sarebbe stato più bello un arrivo tutto femminile. Due curve prima del arrivo sono saltata su una ruota veloce pure io per arrivare in volata.

Mi ritengo allenata ma le altre sono semplicamente più forti. Non ne faccio una drama e di sicuro non cerco scuse. Si è vero, mi piacerebbe essere li davanti a lottare ma non ci sono... Amen, la prox volta comunque ci riprovo ! Alla fine è solo un corsa in bicicletta.........ma è troppo bella !











domenica 15 gennaio 2017

Un pomeriggio in pista

Ho poca esperienza in pista, praticamente zero ma non mi vergogno ad ammetterlo. Nessuno è nato "imparato". Non basta fare qualche criterium con la fissa per qualificarsi pistard.... La pista è un'altra storia..... Ci sono regole da imparare, poche, semplici ma fondamentali. 

E' la seconda volta che partecipo all'allenamento colletivo a Montichiari.  Ci sono due gruppi, gruppo A, elite e i più forti/esperti, gruppo B il resto dei più forti e i novellini....Non c'è nessuno che va piano comunque..... Sta a te e decidere in che gruppo stare. Essendo solo io e Eddy corriamo con gli uomini nel gruppo B
Ma prima i velocisti. L'ultima volta ho capito che purtroppo non sono una velocista... Sono stata graziosamente asfaltata da Eddy ! Sono andata meglio nello scratch e nella corsa a punti. Avevo su il 48/15 ed era troppo agile.... Allora per ieri ho smontato il  50t dalla bici del mio amico, sapevo che era un rischio ma non avevo altro.... Beh nel giro lanciato era troppo duro e non ne avevo per spingere, anche se ho migliorato il mio tempo non va bene. Nello scratch, gambe dure e non sono mai stata partecipe.... Poi una gara nuova per me, velocità su 3 giri contro Eddy. E' la sua specalità ma non per questo non ci provo !
Partiamo, voglio stare a ruota, riesco anche se sulla prima curva ho rischiato di misurare il legno perchè era molto scivoloso in quel punto e la velocità non c'era. Sbanda la bici ma la tengo su. Prima giro a ruota, secondo giro stessa storia e stessa scivolata ! Suona la campanella, lei aumenta la velocità, sono a ruota ma in un secondo lei parte dove non me l'aspettavo. Sono bastate 2 metri per perdere la sua scia ed il resto era tutta una rincorsa....Ho recuperato ma non abbastanza e la sua ruota è la prima a passare !
Manca solo la corsa a punti. L'ultima volta sono riuscita, con fatica e qualche spinta a restare nel gruppo. Questa volta un po' meno....... la media era più alta, guardavo il contachilometri che segnava i 46km/h e quando suonava il campanello la velocità aumentava notevolemente e mi staccavo. Andavo in alto e aspettavo che il gruppo mi riprendeva e rientravo. Comunque un bel allenamento per me, e il 50t andava meglio :-)
foto Andrea Foccoli

Piccolo neo..... se ci sono due gruppi, non capisco perchè chi ha già corso in A si mette a correre anche in B ? Trovo che sia un comportamento scorretto e una mancanza di rispetto... E forse per questo si andava più forte ?

Comunque  non esco mai sconfitta, ma più motivata ! Mi gasa di brutto la pista, mi piace, non ho paura di buttarmi dentro, Ho tanto da imparare questo si.  Prox volta 49t........

Grazie a Luca e a coloro che hanno organizzato questo evento da sballo e che ci permettono di sfogare la nostra passione. Alla prossima !!
foto Andrea Foccoli





 

lunedì 10 ottobre 2016

Red Hook Crit Milano 7

Lo so.... avevo detto che non avrei più fatto una RHC ma non c'è due senza tre.
Un'ultima volta dai..... Quella di Milano poi per me e la più bella per tanti motivi, il percorso, il pubblico, l'atmosfera che supera pure la tappa di Brooklyn.
Il percorso e rimasto quello di sempre, sulle strade cittadine del Bovisa, un percorso che non perdona, che reclama le sue vittime ogni anno. Non ci sono transenne ne vie d'uscita, ma muri. Superare i propri limiti è una condanna sicura per te stessa e purtroppo spesso per gli altri.... Ma correre qui è qualcosa di indimenticabile.

Non avevo grandi pretese, non potevo. Il livello femminile è altissimo, poi l'entrata delle donne prof nel movimento rendeva la mia particepazione ancora più ridicola. Ma si vive una volta sola ;-)
Ho affrontato le qualifiche con tranquilità, anche troppo ! Aspettavo il treno giusto che non è mai arrivata, mi sono messa a ruota di due donne fortissime a ovviamente dopo la prima curva mi hanno staccato in due pedalate. Tanto anche se prendevo un buon tempo non cambiava nulla. Stacco il 33° tempo su 46 donne in gara, 12 secondi in più dalla prima ! Facendo due calcoli sulla base dei tempi in qualifica ho calcolato che al settimo giro sarei stata doppiata...

Ma quanto e bello mettersi in griglia nella finale. E veramente magico. L'ansia pre gara sparisce il momento che danno il via.... Parto male, anzi malissimo e mi trovo praticamente ultima. La prima curva si fa pianissimo perchè eravamo ancora tutte insieme e così le prime prendono subito il via. Trovare spazio per superare era impossibile nel primo giro. Ma poi pian piano sono riuscita a superare un pò di persone e a trovarmi in un bel gruppetto. Milano è un percorso veloce e non troppo tecnico ma le strade strette in curva e  i muri imponenti in uscita incutevano timore a molte e si rallentava anche troppo prima di entrare in curva per  poi subito dopo rilanciare da paura. Facevo una fatica incredibile rallentando, non sono abituata a usare i muscoli così.  I rilanci dopo la curva, il mio punto debole, mi stavano mettendo a dura prova. Dopo 3 o 4 giri qualche ragazza più avanti prova ad andare via dal gruppo. Sapevo che dovevo provare ad andarle dietro. Mi sentivo bene. Avevo circa 8 ragazze davanti a me. In quel momento ho pensato, o mi accontento o rischio. Ho rischiato e con qualche gasata in retelinea e infilandomi ai limiti all'interno delle curve sono riuscita a rientrare su di loro. Eravamo in 8. Non c'era collaborazione e ognuna correva per sè. Peccato perchè si poteva fare di più lavorando insieme. Il rumore del pubblico è incredibile.
foto Franco Ricci
Sentire il tifo per me mi dava carica, e mi veniva quasi da ridere al'entrata della prima curva dove ad ogni mio passaggio qualcuno grida "dai JJ respira" ma sono troppo in apnea per farlo ! Andavamo come delle dannate. Frullo un po' con il 48/15. Giro dopo giro tengo duro. Vedo il cartello che segnava 10 giri. Avevo già superato le mie previsione, ma sarebbe stato l'ultimo giro, un attimo prima della chicane, la moto è venuta e prenderci e così 100m prima del arrivo siamo costrette ad uscire.... Game over. Che dire, sentivo un po' di ammarezza uscendo anche se sapevo cmq di non finire la gara. Ma ero anche contenta perchè sono uscita con ragazze che altre volte arrivavano molto più avanti di me.Vado a vedere il resto della gara da spettatrice. Gara divisa in due, con tre donne prof con un trentina di secondi di vantaggio sulle "ragazze redhook".  Non cambia niente e la gara finisce così con la fortissima Rachele Barbieri che vince in volata.  Solo 15 ragazze hanno chiuso a pieni giri. E' iniziata una nuova era per la Red Hook femminile ?  Diventerà una corsa con le professionisite ? Non e che poi si rischia di perdere le ragazze storiche, i personaggi colorati, la carovana della RHC.. che magari non saranno più disposte a mettere del tempo e del denaro(team anche sponsor) se non c'è più la possibilità di giocarsi una vittoria ? Forse si....forse no....

Comunque fin'ora non c'è nessuna corsa al mondo che da così tanto spettacolo come la Red Hook Crit sia per chi corre che per chi è lì solo a guardare. Capace di radunare gente da ogni angolo del mondo per una giornata di fixed frenzi,  pazzia, cultura, adrenalina, sport, passione e amicizia.  Sono fortunata di avere vissuto questa follia per 3 anni........

Vorrei ringraziare tutti voi fotografer che con passione e bravura avete immortalato il nostro viaggio dentro la Red Hook. Credo che non sarebbe la stessa cosa se voi non ci foste !






lunedì 26 settembre 2016

MFFN

In occasione della Milano Fashion week il velodromo Vigorelli ha di nuovo aperto le sue porte agli amatori.
Vigorelli's KEY MASTER Danijl Markovic
A giugno l'ho visto con il legno ancora fresco e chiaro, adesso era il suo colore originale with the black, red and blue lines a renderlo finita e perfetta.

Il rumore del legno sotto i tubolari è stranamente rilassante e girare è un piacere immenso. L'atmosfera è rilassata e scherzosa come dovrebbe essere un sabato tra amici. Diventerà un punto fisso per tante persone, per me di sicuro e spero anche per le mie figlie.. I love Vigorelli !
foto Chris Leustean


Per finire un pomeriggio di pignone fisso, hanno organizzato anche un gara di scatto fisso. The MilanFashionFixieNight.  Percorso super veloce con strada larghe, transennate, rettilinei infiniti e curve semplici e scorrevoli a parte una hairpin abbastanza chiusa prima dell'arrivo. Un percorso così veloce senza difficoltà mi mette parecchio in difficoltà per la velocità costante che devo mantenere. Probablilmente mi alleno nel modo sbagliato o forse non  ho nel DNA di andare a bomba ! Insomma qui si  mena sul serio ! Questa volta faccio una partenza da schifo, ero distratta e ho fatto il primo giro a rincorrere tutte.... Jasmine e Virginia se ne vanno via subito e nessuno di noi prova a seguirle, impossibile. Ma comunque non mancavano gli scatti bastardi nei primi giri. Ognuno di noi ne ha fatto uno !! Il ritmo era veramente forsennato con un attimo di respiro solo prima delle curve, ma poi subito si dannava di nuovo. Per fortuna dopo 3 o 4 giri il ritmo e i cambi sono diventati più regolari, meno male perchè ero già al gancio ! Si capiva subito che nessuno avrebbe mollato oggi. Sia Patrizia che Eleonora hanno fatto degli scatti da paura che per riprendere le loro ruote facevo uno sforzo disumano da sentire il vomito. Brave brave davvero.  Dai primi giri ho notato che tutte erano molto caute ad entrare nell'ultima curva tecnica, e sapevo che solo qui avevo un vantaggio su di loro.
foto Silvia Gallani
Ho fatto delle prove entrando per seconda dove riuscivo a tagliare all interno, o per prima dove uscendo guardagnavo qualche metro di vantaggio. Sentivo il pubblico che mi incitava di andare via e provare a staccarle, ma sapevo che sarebbe stata una morte sicura...Non sono così forte  da fare la gara da sola. Il gruppo mi avrebbe ripresa subito e avrei sprecato energia per niente...... Al meno 2 della fine sapevo che se entravo per prima o massimo seconda in quel ultima curva il 3° sul podio era mio.... Sapevo anche che la Roberta aveva capito cosa avevo intenzione di fare, e io sapevo cosa avrebbe provato lei ! Conosciamo i punti deboli/forti di tutte e due. Così quando Vetrello suona il campanello del ultimo giro mi metto in posizione non più indietro della terza posizione.
A metà del rettilineo finale prima della hairpin come mi aspettavo Roby scatta ma io sono prontissima e salto sulla sua ruota. Il momento che lei si rimette seduta esco della sua scia e a tutta entro nella "mia" curva e senza paura piego la bici, uscendo mi alzo sui pedali, testa bassa e spingo a tutta senza mai mollare un attimo nè guardare in dietro finchè non supero la linea di arrivo, perchè sapevo che lei avrebbe sputato sangue per venire a prendermi. Ho imparato la lezione alla RHC di Milano l'anno scorso dove lei mi ha fregato sulla linea di arrivo per un millimetro prendendo l'ultimo punto !!! TVB Roby ;-)

Lo so, è stata un'occasione unica e irrepetibile salire sul podio in un gara di scatto fisso, mancavano le avversarie forti ecc.ecc. ma  lasciami godere questa piccola soddisfazione personale.
foto Antonio Di Pierro
A 43 anni non posso pretendere di vincere il campionato del mondo......

Gara stupendamente organizzata, bravi bravi. L'evoluzione della fissa è questa, spero che rimanga così com'è in questo momento dove chiunque puoi provare l'ebrezzo di correre in un contesto da Pro e non sentirsi fuori posto o inferiori...........

Sabato prossimo la Redhookcrit. Avevo giurato di non farlo più, invece.........

giovedì 15 settembre 2016

2 Crit Coppa Agostoni Cinelli

Lo so, non ha più senso per me correre le criterium. La nuova generazione di ragazze ventenni sono irraggiungibili per me anche se mi alleno ! Hanno il tempo e l'età dalla loro parte. E' giusto così, ci mancherebbe....
Mi piace andare con la fissa.
foto Fabio Mitrano
La uso per andare a lavoro, è la bici che uso di più per le uscite. Sono anche agonista e dopo un po' mi mancano le gare, e l'adrenalina che porta una gara con una bici senza freni non la provo con nessun'altra bici. E così, consapevole della non probabilità di finire la gara sono andata comunque a Lissone per la Coppa Agostoni Crit. L'anno scorso mi era piaciuto molto il percorso, veloce ma anche molto tecnico con curve divertentissime.
Va beh in poche parole dopo una partenza brillante ho perso subito il gruppetto e sono rimasta sola a fare una cronometro contro me stessa, ma non ho mai mollato e sono andata a tutta.  E' stato bellissimo sentire il tifo per me sul percorso. Mi sono sentita protagonista anche io ! Ma è durato poco, a metà gara sono stata doppiata. Finita amen. Peccato, avrei girato volentieri qualche giro ancora.

Questa Crit e una delle più belle manifestazioni che ci sia, organizzata al top e con un percorso da sballo, la mia preferita di sempre.

venerdì 3 giugno 2016

Bentornato Vigorelli



Se qualcuno cinque anni fa mi avesse chiesto cos'era il Vigorelli, non avrei saputo rispondere. Ammetto la mia totale ignoranza...... Ma negli ultimi tempi, grazie al più odiato/amato Facebook seguo tutte gli argomenti in merito. Una battaglia vera e propria che ancora oggi non capisco, perchè in Italia si ha perso così tanto tempo a rimettere a posto un luogo così tanto storico ? Non mi dire che è solo una questione di soldi e fondi......no no..... Non esistono solo calcio e centri commerciali !!

Comunque con dedizione, passione e corraggio di quelle persone che sono andate contro corrente qualcosa si è mosso, e sembra che in un attimo il lavoro di restauro della pista sia stato fatto !
Ieri alle 8.30 mi trovo fuori del Velodromo più famoso del mondo....il Vigorelli, si IL VIGORELLI. Mi sentivo piccola piccola di fronte a questo stadio così grande e pieno di storia. Io che non sono nessuno, mi sento quasi in colpa di aver avuto la possibilità di mettere le mie ruote sul legno più prestigioso.....

Prendo la bici e faccio il sottopasso per arrivare alla pista. Nel silenzio totale e con il cuore a mille salgo le scale e mi trovo faccia a faccia con la curva della pista. Maestosa nel suo splendore ! Con un respiro profondo salgo in bici, il rumore dei tacchetti sui pedali segnalava l'inizio di un emozione unica.  Con quasi delicatezza entro in pista, le prime  pedalate come carezze....la prima curva guardando con rispetto la pista fino in alto..... esco della curva con un sorriso e spingo sui pedali e faccio un urlo di gioia !!
l'urlo di gioia catturato da Emanuele Barbero !
OMG I'm riding the famous Vigorelli boards !! Da quel momento giro giro giro, andando sempre più in alto, chiusa nel mio mondo. Il profumo del legno nuovo del Val di Fiemme mischiato con il legno originale... Il rumore, come uno strumento. Ogni giro suona diversamente. Poi sono io a fare suonare il legno con il passare dei giri, non so spiegarmi !

Pian piano arrivano altre persone, del passato e del presente. Del futuro non ancora ma con oggi si spera che arrivi il momento anche per loro. Chi sa che emozione ha provato Marino Vigna, 77 anni a tornare in pista montando la bici solo la sera prima del evento.....e la Mary Cressari a vedere noi donne girare...?

Una giornata da favola che non dimenticherò facilmente. Onorata e orgogliosa di esserci stata. Grazie grazie grazie a chi ha lottato per questo giorno storico e spero di sentire presto quel rumore inconfondile del legno che è tornato a cantare.....      






venerdì 15 aprile 2016

Back to fixed

Avevo detto che al Parco Lambro non correvo più.....invece 6 mesi dopo l'ultima volta che sono andata in fixed mi trovo nel parco con una bici gentilmente prestata da Giorgio Vianini. Con una taglia in più, e l'altezza sella modificata ad occhio mi trovo a girare come una dannata per il Lambro ! Corsa diversa dal solito, molto tattica con tanti scatti dove non riuscivo a rimanere a ruota ma per fortuna poi rallentavano e rientravo. Sbaglio una curva entrando troppo forte e mi ritrovo sul erba. Un attimo di fifa !!  Faccio una fatica bestia ma che bella sensazione tornare a pedalare così.
adesso anche io ho una foto da @tornanti_cc :-)
  L'ultimo giro tutte guardavano tutte, io, contenta di essere ancora nel gruppo, rimango dietro. Quando parte la volata rimango li senza reagire, poi vedo un buco sulla destra, e con le gambe che girano bene penso ma si, mi butto. Un po' troppo tardi ma riesco comunque a superare Elema e Roberta e porto a casa un 4° posto. Sempre un risultato fallimentare ma non pretendo di più. Sono stata felice di tornare a correre con la fissa. Peccato per un po' di tensione stupida in gara....e per poi assitere ad una discussione a mio parere essagerata dopo gara.... Non è mica la coppa del mondo ! Non so voi ma ho 43 anni, due figlie, un mare di guai nella vita e in quel poco tempo che riesco a tagliare per me stessa voglio divertirmi e stare in compagnia. L'agonismo ci sta, e quando corro, nel mio piccolo corro per vincere (anche se non succede mai....) ma la corsa non deve diventare esasperata.