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lunedì 10 ottobre 2016

Red Hook Crit Milano 7

Lo so.... avevo detto che non avrei più fatto una RHC ma non c'è due senza tre.
Un'ultima volta dai..... Quella di Milano poi per me e la più bella per tanti motivi, il percorso, il pubblico, l'atmosfera che supera pure la tappa di Brooklyn.
Il percorso e rimasto quello di sempre, sulle strade cittadine del Bovisa, un percorso che non perdona, che reclama le sue vittime ogni anno. Non ci sono transenne ne vie d'uscita, ma muri. Superare i propri limiti è una condanna sicura per te stessa e purtroppo spesso per gli altri.... Ma correre qui è qualcosa di indimenticabile.

Non avevo grandi pretese, non potevo. Il livello femminile è altissimo, poi l'entrata delle donne prof nel movimento rendeva la mia particepazione ancora più ridicola. Ma si vive una volta sola ;-)
Ho affrontato le qualifiche con tranquilità, anche troppo ! Aspettavo il treno giusto che non è mai arrivata, mi sono messa a ruota di due donne fortissime a ovviamente dopo la prima curva mi hanno staccato in due pedalate. Tanto anche se prendevo un buon tempo non cambiava nulla. Stacco il 33° tempo su 46 donne in gara, 12 secondi in più dalla prima ! Facendo due calcoli sulla base dei tempi in qualifica ho calcolato che al settimo giro sarei stata doppiata...

Ma quanto e bello mettersi in griglia nella finale. E veramente magico. L'ansia pre gara sparisce il momento che danno il via.... Parto male, anzi malissimo e mi trovo praticamente ultima. La prima curva si fa pianissimo perchè eravamo ancora tutte insieme e così le prime prendono subito il via. Trovare spazio per superare era impossibile nel primo giro. Ma poi pian piano sono riuscita a superare un pò di persone e a trovarmi in un bel gruppetto. Milano è un percorso veloce e non troppo tecnico ma le strade strette in curva e  i muri imponenti in uscita incutevano timore a molte e si rallentava anche troppo prima di entrare in curva per  poi subito dopo rilanciare da paura. Facevo una fatica incredibile rallentando, non sono abituata a usare i muscoli così.  I rilanci dopo la curva, il mio punto debole, mi stavano mettendo a dura prova. Dopo 3 o 4 giri qualche ragazza più avanti prova ad andare via dal gruppo. Sapevo che dovevo provare ad andarle dietro. Mi sentivo bene. Avevo circa 8 ragazze davanti a me. In quel momento ho pensato, o mi accontento o rischio. Ho rischiato e con qualche gasata in retelinea e infilandomi ai limiti all'interno delle curve sono riuscita a rientrare su di loro. Eravamo in 8. Non c'era collaborazione e ognuna correva per sè. Peccato perchè si poteva fare di più lavorando insieme. Il rumore del pubblico è incredibile.
foto Franco Ricci
Sentire il tifo per me mi dava carica, e mi veniva quasi da ridere al'entrata della prima curva dove ad ogni mio passaggio qualcuno grida "dai JJ respira" ma sono troppo in apnea per farlo ! Andavamo come delle dannate. Frullo un po' con il 48/15. Giro dopo giro tengo duro. Vedo il cartello che segnava 10 giri. Avevo già superato le mie previsione, ma sarebbe stato l'ultimo giro, un attimo prima della chicane, la moto è venuta e prenderci e così 100m prima del arrivo siamo costrette ad uscire.... Game over. Che dire, sentivo un po' di ammarezza uscendo anche se sapevo cmq di non finire la gara. Ma ero anche contenta perchè sono uscita con ragazze che altre volte arrivavano molto più avanti di me.Vado a vedere il resto della gara da spettatrice. Gara divisa in due, con tre donne prof con un trentina di secondi di vantaggio sulle "ragazze redhook".  Non cambia niente e la gara finisce così con la fortissima Rachele Barbieri che vince in volata.  Solo 15 ragazze hanno chiuso a pieni giri. E' iniziata una nuova era per la Red Hook femminile ?  Diventerà una corsa con le professionisite ? Non e che poi si rischia di perdere le ragazze storiche, i personaggi colorati, la carovana della RHC.. che magari non saranno più disposte a mettere del tempo e del denaro(team anche sponsor) se non c'è più la possibilità di giocarsi una vittoria ? Forse si....forse no....

Comunque fin'ora non c'è nessuna corsa al mondo che da così tanto spettacolo come la Red Hook Crit sia per chi corre che per chi è lì solo a guardare. Capace di radunare gente da ogni angolo del mondo per una giornata di fixed frenzi,  pazzia, cultura, adrenalina, sport, passione e amicizia.  Sono fortunata di avere vissuto questa follia per 3 anni........

Vorrei ringraziare tutti voi fotografer che con passione e bravura avete immortalato il nostro viaggio dentro la Red Hook. Credo che non sarebbe la stessa cosa se voi non ci foste !






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